JEAN CLAUDE ANDRUET è nato in Francia, a Montreuil, il 13 Agosto del 1941. Il suo esordio nel mondo dei motori avviene all'età di 24 anni, nel 1965, con la conquista del titolo francese JUNIORES a bordo di una RENAULT 8 GORDINI.
JEAN-CLAUDE, si mette in luce subito per le sue doti velocistiche e funamboliche tant'è che la stampa e gli addetti ai lavori gli affidano il soprannome scherzoso di "CAVALLO PAZZO". Siamo alla fine degli anni '60, quando le auto da rally avevano la trazione posteriore e guidarle oltre i limiti era un compito non certo facile. ANDRUET però aveva talento da vendere e andare forte in macchina per lui era un fatto del tutto naturale. Queste innate doti non sono passate inosservate agli appassionati di rally, ed in particolar modo allo squadrone ufficiale RENAULT che agli inizi degli anni '70 gli affida una ALPINE RENAULT A110 con i colori della casa madre: il BLU. Della piccola berlinetta francese molto si è detto. Era compatta, veloce, appositamente ideata e costruita per i rally, anche se la posizione del motore e la trazione posteriore la penalizzavano sui fondi sterrati e innevati. Una vera bomba. Invincibile a tal punto che solo una vettura come la STRATOS definita dai francesi stessi "bete à gagner" fu in grado di interromperne i continui successi.
ANDRUET con il bolide BLU si esalta mettendo ancora di più in mostra il coraggio e la classe che solo i veri campioni posseggono. Nel 1968 e nel 1970 è campione di Francia grazie anche a successi importanti come al TOUR DE CORSE, da sempre un rally impegnativo e selettivo, che rivincerà poi più avanti nel 1972.
Il connubio ANDRUET-ALPINE trova il culmine nel gennaio del 1973, quando la coppia francese vince alla grande il RALLY di MONTECARLO, una corsa che singolarmente, per prestigio e difficoltà vale quanto un campionato del mondo. Nel 1974 arriva il grande salto di qualità con l'ingresso nella squadra ufficiale LANCIA. La ALPINE RENAULT ormai sul viale del tramonto viene spodestata dal trono dalla LANCIA STRATOS una vettura della quale non si finirà mai di esaltare i pregi. ANDRUET, anche con la bomba italiana riesce a fare grandi cose ottenendo sempre ottimi piazzamenti ed una vittoria al TOUR de CORSE del 1974 davanti al "drago" SANDRO MUNARI, il numero uno sulla vettura torinese. Lasciata la vettura di casa LANCIA, nel 1975 diventa pilota ALFA ROMEO. Con la vettura del "biscione" non ottiene grandi successi ma ottimi piazzamenti come al TOUR de CORSE del 1977 dove giunge sul gradino più basso del podio dopo aver dato spettacolo lungo le 10.000 curve dell'isola Napoleonica. Coadiuvato sempre dalla graziosa BICHE, lo stesso anno inizia una nuova avventura chiamata FIAT 131 ABARTH, vettura della quale è stato un maestro nella guida. Con la 131 vince il RALLY di ANTIBES e, con una grande prestazione, il RALLY di SAN REMO davanti a piloti del calibro di MAURIZIO VERINI e TONY FASSINA.
Negli anni successivi, fino alla fine del 1984, ANDRUET si cimenta nella guida delle vetture di gruppo 4 e di gruppo B, massima espressione del rallysmo mondiale. Nel 1981 con la FERRARI 308 GTB, vettura decisamente impegnativa, vince il TOUR de FRANCE, il RALLY di YPRES e il TARGA FLORIO e, al termine della stagione sarà vice campione europeo. Nella stagione successiva si ripete a bordo della vettura del "cavallino" vincendo ancora il TOUR de FRANCE, il CRITERIUM des CEVENNES e giungendo secondo al MONTECARLO e al TOUR de CORSE. Nel 1983 viene ingaggiato dal TEAM campione del mondo MARTINI RACING per disputare alcune gare della massima divisione. Con la LANCIA 037, prima con i colori ufficiali e successivamente con quelli dell'importatore francese CHARDONNET, ANDRUET ottiene grandi risultati. "CAVALLO PAZZO" è ritornato quello dei bei tempi e subito si classifica 7° assoluto al RALLY di MONTE CARLO dimostrando ancora una volta che sulle nevi del "MONTE" occorre classe e coraggio per guidare una trazione posteriore. Nella stessa stagione sarà comunque primo nel RALLY du RORGUE, nel RALLYE la BAULE, nel CRITERIUM des CEVENNES e nel RALLYE RODEZ mentre si ritirerà nel TOUR de CORSE, nel TOUR de FRANCE, e ad ANTIBES dopo una rovinosa uscita di strada.
Nel 1984, ancora con la LANCIA RALLY 037 "BLU" si impone nel RALLYE du VAR e nel GARRIGUES mentre è sesto nel TOUR de CORSE e secondo nel TOUR de FRANCE.
I due anni a seguire, gli ultimi di una carriera costellata di successi, ANDRUET lascia definitivamente la LANCIA per la CITROEN che lo ingaggia per lo sviluppo di una nuova auto a quattro ruote motrici. Siamo in piena era delle SUPERCAR da rally, come l'AUDI QUATTRO, la PEUGEOT 205 T16 e la LANCIA DELTA S4 automobili troppo potenti per la poco performante CITROEN BX 4TC. Con questa auto ANDRUET si classifica quarto in SVEZIA, ancora in un rally innevato fatto appositamente per le sue doti di guida, mentre si ritira nelle restanti gare del campionato.
Amante della natura e della bella vita ANDRUET è stato un autentico fuoriclasse, di quelli che non si arrendono mai. Lo ha dimostrato nel corso della propria carriera guidando al limite ma con naturalezza automobili impegnative, tutte a trazione posteriore ma sempre dome sotto le mani del campione. Lo ricordiamo per le epiche battaglie a bordo della LANCIA STRATOS con l'amico-rivale DARNICHE, anch'egli pilota di grande coraggio e talento. Nel 1995 ANDRUET ha partecipato ancora una volta al RALLY di MONTECARLO a bordo di un piccola MINI COOPER 1.3, mettendo in mostra numeri di alta acrobazia a dimostrazione che in un vero campione la classe e la professionalità non tramontano mai.
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