ATTILIO BETTEGA era un campione.
Un campione vero. Un uomo speciale che ha saputo fare dell'umiltà, della lealtà
e dell'onestà le sue armi vincenti, virtù queste che appartengono solo ai
grandi. Se n'è andato presto, forse troppo presto, in una limpida mattina di
primavera mentre stava facendo quello che più amava nella sua vita: correre in
macchina. Quella maledetta curva, forse troppo viscida a causa dell'umidità del
mattino o forse perchè affrontata a troppa velocità ce lo ha portato via per
sempre.
Eppure sembra tutto così incredibile e impossibile. Quella LANCIA 037 era una
vettura che sentiva "sua" dal momento che l'aveva sviluppata, quella stessa
vettura che conosceva in ogni piccolo dettaglio ma che per due volte lo aveva
tradito, la seconda in maniera definitiva. Tutto questo è semplicemente assurdo.
ATTILIO BETTEGA aveva coraggio. Coraggio da vendere. In discesa era
imbattibile, sullo sporco non aveva rivali. Sapeva guidare oltre i limiti ma
sempre nel totale rispetto del pericolo. Solo la morte lo ha fermato.
Era nato a MOLVENO, un piccolo e ridente paesino tra le montagne del TRENTINO,
una zona tranquilla, silenziosa così come il suo carattere. Di poche parole ma
di grande modestia, aveva saputo infondere su ogni avversario quel senso di
totale rispetto che ogni uomo nutre nei confronti dei propri rivali. ATTILIO
non aveva nemici. Molti avversari come ogni campione ma nessun nemico. Era
impossibile provare nei suoi confronti sentimenti di odio. La sua classe era
immensa. E lo ha dimostrato in parecchie occasioni. Come quella volta che,
sceso dalla piccola A112 ABARTH, con la quale si era aggiudicato a mani basse
il TROFEO e salito sulla LANCIA STRATOS ufficiale era riuscito a mettere in
crisi il "DRAGO" SANDRO MUNARI giungendo alle sue spalle nella gara "premio" ad
AOSTA. In CORSICA ATTILIO voleva vincere a tutti i costi. Aveva un conto aperto
con la malasorte che due anni prima lo aveva fermato. Il terribile incidente,
la doppia frattura alle gambe, e la lunga convalescenza lontano dai campi di
gara avevano alimentato in lui una sorte di amore-odio per il rally dell'isola
napoleonica, che definiva il "più bello al mondo" ma che nello stesso tempo
odiava. Un sentimento questo che ATTILIO non avrebbe mai esternato, perchè nel
cuore di un vero montanaro non c'è spazio per i risentimenti. La legge della
montagna è dura, così come quella dello sport e, consapevole di questo, sapeva
che prima o poi il destino avrebbe emesso la sua dura sentenza. Chi corre in
macchina sa che l'incidente può essere sempre dietro l'angolo e ATTILIO sapeva
che il rischio andava affrontato a viso aperto, altrimenti non era possibile
essere un pilota veloce e vincente. Egli sosteneva che solo il fato poteva
determinare il peggio......E proprio il fato, impietoso, tremendo e perverso ha
deciso di porre fine alla sua corsa, su quell'isola maledetta dove ATTILIO era
in grado di esprimere ai massimi livelli le proprie capacità di pilota. Una
frazione di secondo, neppure il tempo di capire cosa stesse succedendo e di
avvertire l'amico MAURIZIO, compagno di mille battaglie, ed ecco il terribile
schianto contro l'albero del destino. ATTILIO stava cercando la sua rivincita
ma il destino ha preteso la sua ad un prezzo altissimo. È difficile ancora oggi
dopo vent'anni, quantificare il vuoto che ha lasciato nel mondo dei rally anche
se il tempo tende a cancellare i ricordi. Noi però non ci siamo dimenticati di
nulla, tutt'altro. I nostri ricordi sono sempre vivi e noi li conserviamo
gelosamente. Una cosa importante infine va ricordata. La legge dei rally impone
che solo i grandi piloti sono in grado di vincere la prova del "TURINI", la più
difficile, la più selettiva, la più bella prova speciale del mondo nel rally
più bello del mondo: il MONTECARLO. Noi lo vogliamo ricordare così, mentre a
bordo di una piccola FIAT RITMO 75 ABARTH vola verso il traguardo del "TURINI",
con coraggio e maestria entrando così dalla porta principale nella leggenda dei
rally. ATTILIO BETTEGA oggi è un campione. Un campione vero, un uomo speciale
che ha saputo fare dell'umiltà, della lealtà e dell'onestà le sue armi
vincenti, virtù queste che appartengono solo ai grandi. ATTILIO è un esempio
per tutti.
.:: L'album dei ricordi... ::. |
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AUTOBIANCHI A112 ABARTH1977 - 1° assoluto trofeo AUTOBIANCHI A112 ABARTH |
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LANCIA STRATOS1977 - 2° assoluto RALLY VALLE d'AOSTA1978 - 2° assoluto RALLY ANTIBES1978 - 2° assoluto RALLY HUNSRUCK |
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FIAT 131 ABARTH1979 - 1° assoluto RALLY VALLE d'AOSTA1979 - 1° assoluto RALLY COSTA SMERALDA1979 - 1° assoluto RALLY della LANA1979 - 1° assoluto RALLY 4 REGIONI1979 - 2° assoluto RALLY ISOLA d'ELBA 1980 - 8° assoluto ACROPOLIS RALLY1980 - 6° assoluto RALLY di SANREMO1981 - 1° assoluto RALLY del CIOCCO1981 - 2° assoluto RALLY VALLE d'AOSTA1981 - 3° assoluto ACROPOLIS RALLY |
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FIAT RITMO 75 ABARTH1979 - 2° assoluto GIRO d'ITALIA1980 - 6° assoluto RALLY MONTECARLO Vincitore della PS. COL de TURINI |
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LANCIA RALLY 0371983 - 4° assoluto TOUR de CORSE 1983 - 5° assoluto ACROPOLIS RALLY1983 - 3° assoluto RALLY SANREMO 1983 - 3° assoluto RALLY NUOVA ZELANDA1984 - 5° assoluto RALLY MONTECARLO1984 - 3° assoluto RALLY del PORTOGALLO1984 - 7° assoluto TOUR de CORSE1984 - 4° assoluto ACROPOLIS RALLY1984 - 2° assoluto RALLY di SANREMO1984 - 3° assoluto RALLY SANMARINO1984 - 1° assoluto RALLY di MONZA |
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02-05-1985 - TOUR de CORSE l'ultima corsa ... |
Foto www.rallyclubattiliobettega.it |
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