Nata nel 1982 grazie alla passione di un gruppo di imprenditori Torinesi, la METECO CORSE ha saputo in poco tempo diventare un top-team impegnandosi in gare sempre più importanti con ottimi risultati, rivelandosi come l'unica alternativa ai maggiori team italiani degli anni '80: il JOLLY CLUB di Milano e la GRIFONE di Genova.
Questa escalation è stata possibile grazie ad una diversa gestione degli equipaggi rispetto a tutte le altre scuderie minori, principalmente basata sulle assistenze ai propri iscritti. La METECO, ha sempre cercato, attraverso l'affiatamento di un gruppo di tecnici preparati, di operare su ogni singolo equipaggio partecipante ad un Rally fornendo un servizio che andava dall'iscrizione alle gare, al reperimento della vettura da noleggiare, al servizio tempi sulle prove speciali e soprattutto al contatto con gli sponsors fondamentale per una buona partecipazione ad una gara.
Questa diversità di concepire la logistica delle gare nasce dal fatto che, solitamente, ogni pilota correva con una vettura a noleggio. Pertanto l'assistenza meccanica veniva fornita dal preparatore stesso, profondo conoscitore del mezzo meccanico, mentre tutto il resto, era a carico della scuderia. Una specie di squadra corse "ufficiale" anche se a livello degli squadroni non lo è mai stata, non per incapacità, ma per involontarietà. Per essere alla pari del JOLLY CLUB o della GRIFONE occorrevano grossi budget mentre la METECO era composta essenzialmente da un gruppo di appassionati che, svolgendo altri lavori, non avrebbe avuto il tempo materiale per una attività a tempo pieno. Questa cosa passa comunque in secondo piano se pensiamo alla serietà e all'impegno profuso in anni di corse.
I primi risultati significativi alla METECO arrivano nel 1983. Il terreno di battaglia era limitato a gare Piemontesi, teatro comunque di grandi sfide con altre agguerrite scuderie come la CHIERI CORSE o la TRE LAGHI. Ed è proprio un pilota METECO CORSE ad aprire la STAGIONE 1983 di Coppa Italia Prima Zona con un successo. Il suo nome è JOSI BARBERO e la vettura, naturalmente, una LANCIA RALLY 037-VOLTA. Altri piloti con vetture da assoluto hanno calcato le strade piemontesi. Tra i nomi più illustri ricordiamo GIANNI GIORDANO, con una FERRARI 308 GTB ex TOGNANA e "SPEEDY": PERAZIO con la fida RENAULT 5 TURBO. Per loro e per altri una scuderia ben organizzata alle spalle, formata si da un gruppo di amici, ma molto preparati soprattutto dala lato delle assistenze. Certamente due furgoni e due vetture veloci non erano al livello delle assistenze ufficiali LANCIA, ma comunque sufficienti per garantire ai propri assistiti di essere sempre al top, sotto la direzione del presidente FRANCO MINETTI e dei coordinatori CHIARAMELLO e NURISSO. Tutto questo solo all'inizio dell'attività sportiva.
Nel 1984 la METECO CORSE disputa una stagione da primattore con la conquista della Coppa Italia di Prima Zona sfuggita per un soffio l'anno precedente. Questo grazie ad un pilota forte e deciso qual'era GIANNI CAPELLINO da CALLIANETTO, assistito da un ottimo copilota, GUALTIERO FURIA ed entrambi a bordo di una "super" LANCIA RALLY 037 preparata dall'infaticabile GIUSEPPE VOLTA. La coppia astigiana, nella fortunata stagione vincerà solamente il RALLY di VESIME, ma grazie ai piazzamenti ottenuti al 111 MINUTI (2° assoluto), al RALLY DOC (5° assoluto) e al CARMAGNOLA (3° assoluto) otterrà il successo finale in una combattutissima serie, nella quale altri piloti METECO, come BARBERO, SERENA, BELTRANDI e ROSSELLI non sono stati di certo a guardare, tutti naturalmente a bordo di LANCIA RALLY 037.
La stagione successiva si ripete alla grande per la scuderia torinese. Siamo nel 1985 e la LANCIA RALLY 037, sebbene ormai poco competitiva nelle gare di campionato del mondo, diventa una vettura imbattibile nelle gare nazionali. I piloti METECO sono coscienti di questo e, per tutti loro, nel corso del campionato ci saranno momenti di gloria, dimostrando in tale modo la vera forza del team costruito pochi anni prima da un gruppo di amici. Il RALLY TEAM '971, gara di apertura, termina con una storica tripletta: CAPELLINO primo assoluto, BELTRANDI secondo e SERENA terzo. Per questi tre forti piloti arriveranno altre soddisfazioni con quelle LANCIA 037 che, sotto la cura del "mago" VOLTA ritrovano forza ed energia. CAPELLINO vincerà ancora a LA SPEZIA, a VESIME, al 111 MINUTI e al BRICHET mentre il compagno di BELTRANDI si ripeterà a CARMAGNOLA e al rally DOC. Un terzo driver, infine, va ricordato e il suo nome è ROBERTO ROSSELLI. Questo collaudatore ABARTH è un profondo conoscitore dei segreti della 037 e quando si infila tuta e casco agli avversari non rimane che raccogliere le briciole.
Nonostante tutte queste vittorie nessuno di loro si fregerà del titolo tricolore, per colpa un assurdo e ingiusto regolamento che non ammette le vetture di gruppo B nel calcolo dei punteggi finali.
La METECO CORSE in questi anni diventa una grande realtà del rallismo nazionale. I suoi piloti spesso hanno trovato sui propri passi i semi-professionisti del JOLLY CLUB e della GRIFONE, scuderie ufficiali a tutti gli effetti, ma raramente hanno sfigurato. GIANNI CAPELLINO e PIERINO BELTRANDI, i piloti più rappresentativi, hanno saputo regalare agli appassionati numeri di alta classe diventando spesso punto di riferimento per gli avversari. La stagione 1986 diviene quasi una fotocopia della precedente con CAPELLINO primo al TEAM '971, al CANELLI, al VINI e secondo al CITTÀ di TORINO subito dietro a quel GIANFRANCO CUNICO ormai pilota professionista a tempo pieno e con BELTRANDI sul gradino più alto del podio a DIANO MARINA, a CARMAGNOLA, al BORMIDA, al VALLI IMPERIESI e al GRAPPOLO.
Il 1987 è l'ultimo anno delle vetture di gruppo B. I tragici fatti accaduti nel campionato del mondo si ripercuotono anche nel campionato Italiano, pertanto dal 1987 le spettacolari trazioni posteriori, che tanto hanno entusiasmato migliaia di appassionati, lasceranno il posto alle meno performanti vetture di gruppo A/N. La METECO CORSE, nonostante questo, vuole ripetere quanto fatto di buono gli anni precedenti e i fatti sul campo le danno ancora ragione. GIANNI CAPELLINO divenuto ormai maturo riuscirà ancora in grandi imprese consacrandosi alla storia come uno dei più forti piloti di LANCIA 037. Egli sarà ancora primo al TEAM '971, al CANELLI e al VINI (come l'anno precedente), a VESIME e al GRAPPOLO per un dominio totale nei rally piemontesi. La stessa cosa sarà per PIERNO BELTRANDI, Saluzzese, vincitore a CARMAGNOLA e a LIMONE PIEMONTE, in un rally ricco di colpi di scena e vinto davanti agli "ufficiali" LIATTI e TABATON (GRIFONE) e RAYNERY (JOLLY CLUB). Ma non solo. Non vogliamo dimenticare chi ha reso imbattibile la METECO CORSE nell'era delle auto di gruppo B arricchendo il carniere di vittorie in gare poco conosciute, ma sempre combattute fino all'ultimo Kilometro. Tra loro citiamo LAMPO, BAREL, BERTONE, PIOMBANTI, CAPPELLI, BUSSENI e BETTANIN, tutti piloti di grande esperienza e capaci di onorare fino alla fine quella straordinaria vettura da rally chiamata LANCIA 037.
Gli anni successivi, anche senza le vetture "monstre", vedono ancora la METECO CORSE sulla breccia dell'onda. Questo grazie ad un costante impegno e ad una serietà ed esperienza comune solo a pochi. Le "nuove " auto da rally come la LANCIA DELTA 16V, la FORD SIERRA e la BMW M3 certo non danno le stesse sensazioni di una LANCIA 037 o di una DELTA S4, ma sono capaci ugualmente di appassionare gli spettatori lungo le prove speciali. Così, nel 1987 BUBE BOVERO, pilota torinese, con una FORD SIERRA COSWORTH, emulando gli ex-compagni di scuderia, porta a casa il titolo di gruppo N in prima zona aprendo una lunga serie di successi che hanno arricchito il prestigio della METECO CORSE. Impossibile raccontare tutte le storie di mille battaglie lungo le strade della penisola. Molti piloti, nel decennio seguente, hanno corso e vinto ognuno con un'auto diversa ma tutti sotto un unica bandiera.
Oggi i rally sono cambiati. Sono cambiati i regolamenti, sono cambiati i piloti, i preparatori e le scuderie. La METECO CORSE è presente sui campi di gara solo con qualche equipaggio, ma siamo ormai lontani da quello che ha saputo fare negli anni '80. Ed è così che noi la vogliamo ricordare la scuderia torinese, nei momenti più belli della sua esistenza quando i suoi portacolori, con le LANCIA 037, vincevano in ogni gara e su ogni terreno sfidandosi a colpi di controsterzo che ormai possiamo vedere solo negli album dei ricordi.
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