Nata per vincere. Con queste due parole è possibile descrivere, seppur sinteticamente, la PEUGEOT 205 T16. Dopo il positivo debutto, avvenuto nel TOUR DE CORSE del 1984, nonostante alcuni problemi di gioventù si è capito subito che la vettura di SOCHAUX sarebbe diventata la regina dei rally. Questo grazie ad alcune soluzioni tecniche decisamente innovative per un'auto da rally. Motore a quattro cilindri di 1795 cc. e 350 CV, sovralimentazione mediante turbocompressore KKK e trazione integrale sono le caratteristiche vincenti di questo gioello. Inoltre una grande maneggevolezza grazie alla posizione del motore, posteriore-centrale, che permette alla francese una grande stabilità e una eccellente ripartizione dei pesi.
La stagione agonistica, seppure tra mille incertezze, causa disaccordi tra l'AMC, Automobile Club Montecarlo e la FISA, comincia alla grande per la PEUGEOT. ARI VATANEN, pilota finlandese di grande talento, si impone nel Rally Monegasco a mani basse distruggento l'armata AUDI anche dopo aver pagato oltre 5 minuti ad un controllo orario. Il secondo posto della vettura tedesca, con RE WALTER ROEHRL, a 5'17'' la dice lunga sul grande potenziale della vettura francese, la quale, quindici giorni dopo, riesce ad affermarsi in SVEZIA e successivamente, con SALONEN, anche in PORTOGALLO mettendo una seria ipoteca sul campionato del mondo.
Nella gara successiva, il RALLY SAFARI, si impone invece la TOYOTA, vettura poco performante ma assai robusta su terreni accidentati e alla cui guida c'è un giovane di belle speranze di nome JUHA KANKKUNEN. La LANCIA, che fino ad ora poco si era vista schiera tre 037 per ALEN, BETTEGA e PRESTON. Dopo un dominio iniziale guai meccanici privano alla gara torinese il successo finale che comunque non avrebbe pagato una stagione a metà.
Si arriva coì al RALLY di CORSICA. La PEUGEOT schiera una nuova arma, la 205 T16 EVO2, migliorata nella meccanica (450 cv di potenza) e nella aerodinamica. Anche per la RENAULT c'è un nuova vettura : la SUPERCINQUE MAXI TURBO. L'AUDI, invece schiera una sola vettura in modo da concentrare tutte le energie su WALTER ROEHRL. La LANCIA, infine, decisa a fare bene su un terreno a lei congeniale, l'asfalto, schiera quattro 037 evolute per ALEN, BETTEGA, BIASION e ZANUSSI. Pronti, via! Il tempo di una sola speciale per vedere ROHRL K.O. a causa dei freni, che la gara consuma la propria tragedia. Durante la quarta speciale, la ZERUBIA, la LANCIA 037 di ATTILIO BETTEGA e MAURIZIO PERISSINOT, vola fuori strada in quinta piena centrando frontalmente una pianta.
ATTILIO se ne va per sempre, portando con se il ricordo di un campione, schietto, genuino, capace di strabiliare con un volante tra le mani, come quella volta che, durante il MONTECARLO del 1980, con una piccola FIAT RITMO, vinse la mitica prova del COL DE TURINI (click!) davanti a gente come ROEHRL, WALDEGAARD e DARNICHE. Tutto il resto, non conta più. La PEUGEOT vincerà il mondiale marche e piloti, imponendosi anche in GRECIA, NUOVA ZELANDA, ARGENTINA, FINLANDIA e COSTA D'AVORIO, mentre il RALLY RAC, è all'appannaggio della LANCIA trionfale al debutto con una nuova arma: LA DELTA S4.
Nel campionato Europeo, contrariamente a quanto è avvenuto nel mondiale, le vetture LANCIA impongono la propria legge. Nella classifica finale contiamo ben sette 037 su 10 a conferma che la vettura torinese è tutt'altro che finita. Le numerose gare del calendario se le sono spartite i piloti italiani a cominciare dal primo classificato, DARIO CERRATO, vincitore in COSTA SMERALDA, ELBA, BULGARIA e TARGA FLORIO; MIKY BIASION, primo in SPAGNA al COSTA BRAVA e al COSTA BLANCA; MAURO PREGLIASCO vincitore a CIPRO; ANDREA ZANUSSI trionfante ad ANTIBES; MASSIMO ERCOLANI vincitore a SAN MARINO e, infine, FABRIZIO TABATON vincitore a MADEIRA. Per il portacolori della GRIFONE ESSO, inoltre, grazie ai successi casalinghi è arrivato anche il titolo tricolore CIR a coronamento di una stagione ricca di soddisfazioni.
Per concludere, parlando di rally nazionali, occorre dire che, nelle gare di COPPA ITALIA, suddivisa in 7 zone, nonostante le costanti vittorie di piloti al volante di LANCIA 037 quali CAPPELLINO in prima, ecc., i gruppi B non sono stati ammessi al punteggio finale da un regolamento poco chiaro e insensato e pertanto, nonostante i loro sforzi, anche economici, nessuno si è potuto fregiare del meritato alloro.
La stagione 1985, pertanto, va in archivio. Una stagione soddisfacente solo a metà per il tricolore, per non dire nera se si pensa alla perdita di un VERO CAMPIONE qual'era ATTILIO BETTEGA. Il 1986 si prospetterà come un anno di rivincita in uno sport dove si sta affermando sempre di più la tecnologia esasperata nei confronti delle capacià dell'uomo. Clicca sul nome di ciascun pilota per evidenziarne un'immagine.
CAMPIONATO MONDIALE MARCHE |
POS. |
VETTURA |
PUNTI |
1° |
Peugeot |
142 |
2° |
Audi |
126 |
3° |
Lancia |
70 |
4° |
Nissan |
56 |
5° |
Toyota |
44 |
6° |
Renault |
38 |
7° |
Volkswagen |
29 |
8° |
Opel |
25 |
9° |
Porsche |
24 |
10° |
Mazda |
22 |
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ALEN-KIVIMAKI Debutto Ufficiale LANCIA DELTA S4 Rally 1000 Pistes 1985 Foto M&R 1985 |
TROFEO ITALIA CENTRO-SUD |
POS. |
EQUIPAGGIO |
VETTURA |
PUNTI |
1° |
Runfola-Poli |
Lancia Rally 037 |
90 |
2° |
Manasia-Nodaro |
Opel Kadett GT/E |
70 |
3° |
Barchiesi-Parisi |
Opel Kadett GSI |
55 |
4° |
Diana-Lucente |
Opel Ascona 400 |
43 |
5° |
Tabaton-Tedeschini |
Lancia Rally 037 |
40 |
*** BACK ***
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